Una domenica pomeriggio a Milano per visitare una certosa ai bordi dell’autostrada, che lascia il rumore della città all’esterno ed una chiesa (San Marco) in cui ci sono tanti capolavori del Legnanino.
Di seguito le foto:
01- Dimenticate il rumore di Milano
002-Il cortile dell’elemosina
003-facciata della Certosa
004-facciata terminata nel 1608
005-vertice del frontone con al centra S. Maria Maddalena
006-campanile con lanterna della cupola
007-cortile d’onore
008-interno della chiesa
009-presbiterio
010-la prima lunetta della storia di S. Bruno: risveglio dalla morte di un amico di San Bruno per dirgli di essere condannato. Questo fu la causa del ritiro di San Bruno
011-vescovo Ugo di Grenoble che ha la visione degli angeli con Cristo che costruiscono una chiesa in un luogo chiamato Chartreuse
012-Bruno e i suoi compagni chiedono al vescovo un luogo di ritiro e penitenza
013-il vescovo Ugo benedice il nuovo monastero
014-La Beata Vergine e Pietro benedicono ed approvano la regola
015-incontro di San Bruno con il duca Ruggero di Calabria
016-particolare con la scritta “Daniele Crespi dipinse questo tempo 5 aprile 1629”
017-a sininistra Bruno riceve l’approvazione della regola. A destra rifiuta la nomina a arcivescovo di Reggio Calabria
018-la volta a botte
019-Maria Maddalena trionfante in cielo
020-altare
021-un colpo d’occhio
022-gli affreschi di Simone Peterzano. La crocifissione, divisa in tre parti: al centro Gesù, isolato circondato dagli angeli
023-Maria Maddalena ai piedi della croce. Sullo sfondo una città in riva al lago
024-La natività di Gesù di Peterzano
025-particolare della natività
026-un gruppo di pastori
027-un particolare
028-Adorazione dei Magi di Peterzano
029- cupola, con otto angeli che portano i simboli della passione di Gesù. Al centro il Padre eterno
030-particolare degli stucchi
031-la Vergine in trono con i santi Gerolamo, Ambrogio, Giovanni Battista e Bruno
032-una acquasantiera
033-la sala capitolare
034-affreschi di Biagio Bellotti
035-martirio dei Certosini
036-Michele Arcangelo di Bernardo Zenale
037-cappella dell’Annunciazione: pala
038-incoronazione di Maria
039-particolare di Maria
040-Gesù che incorona sua Madre
041-Bellotti dipingi i misteri del rosario
042-continuano i misteri del rosario
043- medaglione monocromo con l’assunzione della Vergine
044-pittura fiamminga raffigurante l’eccidio compiuto nel monastero di Ruremunda: vennero uccisi dodici religiosi
045-quadro fiammingo che raffigura martirio di frati certosini
046-cappella di S. Antonio abate
047-plastico della certosa attuale, con segnati i confini della preesistente certosa, che andava oltre l’autostrada
048-bassorilievo con Maria e Gesù
049 bassorilievo
050- chiesa di San Marco
051-vista dal lunotto posteriore di un’auto
052-sulla facciata i santi Agostino, Marco e Ambrogio
053- san Marco
054- Maria
055- S. Ambrogio
056-portale maggiore
057- particolare della lunetta
058- il rosone
059-una trifora
060-stucco
061-la madonna della cintura
062-cappella Foppa
063-volta della cappella Foppa: la gloria degli angeli di P. Lomazzo
064-P. Lomazzo: la caduta di Simon Mago; voleva dimostrare di poter fare miracoli…
065- Incoronazione di Maria con Bambino che porge le chiavi a Pietro, tra S.Agostino e S. Paolo
066-Volta con profeti e sibille
067-cappella di san Giuseppe
068-cappella di s. Giuseppe: Pentecoste di Carlo Urbino
069-Presepio in carta di Francesco Landonio
070-Natività don San Gerolamo del Legnanino. Questo e il quadro successivo erano inseriti in cornici sagomte. Per la collocazione in San Marco vennero ampliate con l’apporto di porzioni di tele apposte ai bordi perimetrali superiori e inferiori (ora coperte in scuro)
071- del Legnanino, San Gerolamo traduce le sacre scritture. Con Davide con la corona e la cetra, Mosè con la legge ed Aronne con il copricapo tipico dei sommi sacerdoti
072-particolare con gli angeli del Legnanino (ciuffo)
073-Legnanino: apparizione ad Agostino della Sacra Fascia
074-Legnanino: Agostino lava i piedi a Gesù pellegrino (osservate la donna con il turbante, tipico del Legnanino)
075-Resurrezione, di P.Luigi Scaramuccia
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